Celle Macra – San Magno Frazione Chiappi
Anello
Anello delle Valli Stura Maira
1.100 m
600 m
6.15 ore
5.30 ore
Celle Macra 1270 m – Grange Serra 2232 m – Monte Crosetta 2194 m – San Magno Frazione Chiappi 1761 m
Itinerario tra i più piacevoli della GTA nelle Alpi Cozie: risalito un boscoso costone che dapprima separa i valloni di Celle e Paglieres e poi, fattosí aperto e panoramico, la Val Maira dalla Val Grana, si giunge ad attraversare i pascoli dell’alto Vallone di Narbona e si discende infine sul pittoresco Santuario di S. Magno.
Dalla Frazione Chiesa si risale la vecchia mulattiera che tra boschi e terreni purtroppo non più coltivati, sale a Castellaro, 1451 m; 0.40 ore.
La borgata merita una breve sosta: al centro dell’abitato spicca ancora il frontale del castello (da cui il nome Castellaro) ornato da una elegante bifora (finestra) a lato della quale si nota una pietra verde scolpita con gusto. Particolarità del castello e di un’altra casa di Castellaro è quella di avere il muro di facciata fatto a “vela”. cioè sporgente sopra il livello del tetto, e culminante orizzontale con una sua copertura in lose: si tratta di due esempi dei rari edifici signorili ancora esistenti in queste valli.
La mulattiera sale ora tra radi lariceti e pascoli, sempre sul versante di Celle sino ad un colletto a quota 1573 m: da qui, attraverso l’alternarsi di ripidi prati e boschi ora anche di faggio, prosegue fino a toccare le baite quota 1743 m; dopo aver tagliato a mezzacosta il fianco orientale del Monte Sociù ed essere passati accanto ad una baita accostata alla roccia, si giunge ai Fumei 1801 m, modesta sella con alcune grange; 1.15 ore. (Sulla destra un sentiero pianeggiante conduce in 100 m ad una fontana). Una curiosità meteorologica: i Fumei sono spesso offuscati da nebbie e vapori,
cui probabilmente devono il nome; il fatto è spiegabile, trattandosi dei primi contrafforti sui quali l’aria calda e umida del piano si scontra con le frescure della montagna; tale microclima è stato sfruttato per un piantamento di abete rosso sopra Castellaro, che ha dato ottimi risultati.
Si sale il costone fino a transitare nei pressi del Monte Bastia 2134 m, attraverso una strettoia detta il “pertus” (buco), che nelle giornate limpide inquadra nel prospiciente Col Birrone il Monte Rosa. Da una selletta il sentiero sale tra gli ultimi larici e ontani lasciando a sinistra la Roccia Cernauda, i resti di una cava di lose e a destra la “Roccia della Battaglia”; il sentiero continua quasi in piano, appena sotto il costone erboso, fino allo spartiacque col Vallone di Narbona dove sorgono le Grange Serra, 2232 m; 1.50 ore. Si discende nel Vallone di Narbona e, quasi raggiunto il fondovalle (quota 2100 circa) si risale verso sud-est con percorso a mezza costa su terreno cespugliato sino alla panoramica dorsale del Monte Crosetta, 2194 m; 1.00 ora.
Il nome del Monte Crosetta probabilmente è dovuto ad una tradizione religiosa. I pellegrini che dalla Val Maira si recavano al santuario di San Magno in occasione della festa erano soliti portarsi una piccola croce in legno: essa veniva piantata sulla dorsale dopo di che l’ultimo tratto veniva percorso in processione, intonando canti e preghiere. Gli anziani di Celle Macra ricordano di aver essi stessi ancora praticato tale consuetudine.
Da qui, dopo una breve iniziale discesa a tornanti, si raggiunge una specie di trincea erbosa che si segue verso sud-ovest sino a raggiungere, in una zona pianeggiante, il sentiero proveniente da sinistra. Si scende ora, poggiando man mano a sinistra, nella magnifica prateria che sovrasta il santuario, con ampio panorama sulla valle, ricca fioritura e presenza di una numerosa colonia di marmotte. Il sentiero discende con alcuni brevi tornanti il ripido pendio a monte dell’ultima casupola e raggiunge una carrareccia ad un tornante; la si segue per breve tratto fino ad individuare un sentiero che, scendendo verso sud, termina presso la fontana del piazzale del Santuario, 1761 m; si prosegue scendendo alla Frazione Chiappi al Posto Tappa Locanda La Meiro 1.30 ore.