Frazione Fondo, Traversella – Alpe Cavanne, Frazione Scalaro, Quincinetto
Centro
1.000 m
740 m
6.10 ore
5.20 ore
Fondo 1074 m – Succinto 1164 m – Piani di Cappia 1339 m – Alpe Chiaromonte 2014 m – Cresta q. 2100 circa – Bivio q. 1550 – Alpe Cavanne 1384 m
Suggestiva tappa che dalle belle borgate della Valchiusella sale ai pascoli estivi attraversando in un largo crinale erboso la dorsale spartiacque con la Dora Baltea.
Dal centro del paese di Fondo si imbocca la mulattiera che costeggia e poi risale sempre sul fianco sinistro orografico del Chiusella, attraversa il RIo Mares (bella cascata in epoca del disgelo) e raggiunge la borgata Lasassio 1101 m; quindi il sentiero scende leggermente, attraversa un rio e risale aereo a mezza costa fino alle due borgate che formano Succinto 1164 m. (Il luogo è stupendo, un balcone prospiciente la valle con le case al sole e la chiesa rinascimentale che conserva affreschi del Vizzetti di Montanaro e tele delle Stomone di Ivrea). Da Succinto non si segue la mulattiera che scende dal fondovalle ma, poco oltre la seconda borgata, si prende la mulattiera che a un bivio scende con direzione nord-est sui fianchi del valloncello formato dal rio Tarva, fino a raggiungerlo a un ponticello in legno. Quindi la mulattiera risale più ripida nel bosco della sponda opposta, con lunghi tratti a gradoni in pietra, e raggiunge la borgata di Cappia 1179 m (altra suggestiva località). Anche qui si trascura la mulattiera che scende a fondo valle, e si prende quella che sale a cosiddetti Piani di Cappia 1339 m, 2.00 ore, magnifico punto panoramico. (Qui dietro la Cappelletta del Piano, in un prato dove inizia un ripido perdio ,accanto a una betulla, su una roccia piana è incisa una figura antropomorfa.
Si lascia a destra il sentiero per Traversella e si sale a sinistra con largo giro, attraverso ripidi pascoli, toccando le alpi Binelli e Civetto, costruite con accuratezza insolita per questi luoghi.
Si guadagna rapidamente quota, e sempre più si offre alla vista tutta l’alta Valchiusella con in fondo l’inconfondibile sagoma del Monte Marzo: 700 metri sotto di noi i piani di Cappia, a destra Succinto con la grande chiesa bianca e l’ardito campanile. Di fronte sulle pendici della Palit, la frazione Cantoncello, ormai abbandonata come insediamento permanente.
Perdendo meno quota si raggiunge una larga cresta erbosa; si esce dall’alto vallone del rio Chiara continuando su un esile sentiero in piano che attraversa il vallone del Viasca con vista su gran parte della valle e della pianura canavesana. In leggera discesa si perviene all’alpeggio di Chiaromonte 2014 m; 2.40 ore. Per un largo sentiero si sale in .0.15 ore all’ampia cresta spartiacque con la Dora Baltea. Per pascoli si scende quindi all’alpe Valbona 1754 m e poi all’alpe Pietra Bianca Si incontra a quota 1550 un bivio, e si volge a est (sinistra), attraversa un torrente, si scende all’alpe Cavanne e al Posto Tappa Agriturismo le Capanne 1384 m 1.15 ore.
La Frazione Scalaro poco distante dal Posto Tappa è in una magnifica posizione al riparo dai venti e al sicuro dalle valanghe, raro esedmpio di villaggio alpino pressoché intatto. La sua fondazione deve essere molto antica la tradizione vuole che sia avvenuta ad opera di Valchiusellesi in quanto è ancora vivo il ricordo che i morti venivano portati a Traversella attraverso il passo Pian del Gallo; il Bertolotti scrisse che fu feudo dei fratelli Merle di Lessolo nel nel 1566. La chiesa, dedicata a San Quirico e Santa Giuditta risale al 1731 mentre il campanile è del 1761. Ogni anno, patrocinata dai priori della chiesa, si svolge una festa nel mese di luglio, con grande partecipazione degli abitanti di Quincinetto. Da Scalaro interessante escursione ad una stazione preistorica con vari massi incisi, sulle pendici del Bee Renon a quota 1950, probabilmente luogo di culto di genti liguri.