Rifugio Sella – Pian del Re – Pian Melzé (Pian della Regina)
Sud
50 m
1.000 m
2.30 ore
3.30 ore
Rifugio Q. Sella 2640 m – Pian del Re 2020 m – Pian Melzé (Pian della Regina) 1714 m
Breve tappa che si svolge sotto l’imponente mole del Monviso; anche in estate é spesso inevitabile percorrere tratti ancora innevati, ma in cui é facile individuare il percorso per le evidenti tracce lasciate dai numerosi percorritori dell’itinerario.
Dal Rifugio Sella la mulattiera scende con ampio giro all’estremità settentrionale del lago Grande di Viso, e poi risale su detriti al Colle di Viso 2650 m; 0.15 ore. Dal colle ci si abbassa in un selvaggio vallone fiancheggiato a sinistra dai caratteristici coni di delezione originati dai canali del versante nord-est del Monviso, e a destra dalle pendici occidentali del Viso Mozzo, che si costeggiano in lieve discesa sino a raggiungere una conca di grandi massi, tra cui si snoda la mulattiera. Ai margini settentrionali della conca si discende la morena, percorrendo per breve tratto un canale quasi sempre colmo di neve e raggiungendo le pendici occidentali della Rocca Truné, quindi il sentiero continua a scendere a tornanti una scarpata di pietrame. Da questo tratto si può osservare ad ovest la dentellata cresta che dal Monviso prosegue con le punte Visolotto, Due Dita, Gastaldi, Roma, Udine e Venezia, solcate da ripidi canali nevosi e alla base delle quali si susseguono le morene dei ghiacciai secondari che confluivano nel ghiacciaio della Valle Po; verso nord digradano rilievi arrotondati tra cui sono racchiusi diversi laghi mentre verso est si scorge il solco della Valle Po. Al termine della panoramica discesa a tornanti il sentiero compie un ampio semicerchio verso ovest, abbassandosi lungo il basamento della morena settentrionale del Monviso. Dopo altri tornanti, contorna dall’alto (sorgente) la conca in cui si stende il Lago Chiaretto 2261 m dalla caratteristica forma triangolare e dal colore azzurro chiaro e prosegue con alcuni saliscendi, tagliando a mezza costa ripidi pendii erbosi e rocciosi. Il sentiero con breve risalita supera la sella a nord del lago che immette nel vallone del Lago Fiorenza: si scende con lunghi tornanti tra cassere, raggiungendo infine il bel lago 2113 m, che si costeggia sulla sponda destra. Il luogo, piuttosto frequentato dagli escursionisti, presenta un panorama assai bello, con le cime del Monviso e del Visolotto che si specchiano nelle acque; alla fine del secolo scorso i turisti potevano fare il giro del lago su una barchetta detta “la Bella Fiorentina,, in caso di tempo umido ci si può consolare dall’assenza di panorama con la possibilità di scorgere qualche esemplare della rara “salamandra nera”. Raggiunto l’intaglio che chiude a nord il lago, se ne supera l’emissario e poi si scende a tornanti su sentiero molto battuto al Pian del Re, dove sono le sorgenti del Po 2022 m 1.45 ore. Si segue il valloncello del neonato Po sui lato sinistro, fino ad imboccare la carrareccia che percorre verso est tutto il pianoro, e poi diventa presso la vecchia caserma strada asfaltata, dopo pochi metri sulla destra una traccia che scende a sud-est verso la chiesetta della Beata Vergine delle Nevi, posta su un bastione, Giunti nel valloncello che divide la carrozzabile dal cucuzzolo con la chiesa, si prosegue verso sinistra scendendo lungo la mulattiera che corre alla base dei salti rocciosi del Truc Battaglie e conduce a mezza costa al sottostante Pian Fiorenza 1844 m, un antico lago ora colmato, dove il Po compie tranquilli meandri e si unisce con l’impetuoso Rio dei Quarti; verso est ili pianoro ricco di acque digrada nel ripiano pascolivo di Pian della Regina o Pian Melzé, assai meno rinomato e quindi più tranquillo del vicino Pian del Re. La mulattiera conduce ad attraversare il Cumbal del Rio, (richiede talvolta un guado in assenza del ponticelli sistemati dai pastori), al di là del quale sorge una chiesetta; da qui un breve tratto di carrareccia risale alle baite di Pian Melzé ed al Rifugio Pian della Regina 1714 m; 0.30 ore