Rima – Carcoforo
Nord
940 m
1.050 m
5.30 ore
6 ore
Rima 1441 m – Colle del Termo 2351 m – Carcoforo 1304 m
Il passaggio fra i due rami della Val Sermenza richiede una tappa un po’ impegnativa, su sentieri piuttosto ripidi.
Notevoli tuttavia gli ambienti attraversati, boschi e pascoli al margine o all’interno del parco naturale Alta Valsesia, ricco di fauna selvatica (camosci, marmotte, galli forcelli, coturnici).
Dal piazzale della chiesa di Rima, il cartello con orari e i segnavia dell’itinerario 93 facilita l’inizio del percorso. Dopo poche decine di metri si abbandona la comoda mulattiera fin qui seguita, per inerpicarsi sul sentiero di sinistra (93) che subito attraversa un rigagnolo. Il percorso zigzagando per attenuare la forte pendenza si sviluppa con direzione nord in mezzo a disseminate piante d’alto fusto e a piccole radure prative nel solco vallivo del rio Chiaffera che si guada, prima di giungere all’Alpe omonima 1706 m; 0.50 ore
Rimanendo sempre nel citato valloncello, passando e ripassando con numerose svolte, il sentiero si porta su una dorsale che poi lascia, per piegare ad est e riprendere quasi subito, in terreno prativo, la direzione nord e pervenire con salita ripida al Colle del Termo 2351 m; 2.00 ore.
Questa panoramica depressione si trova fra la Cima Lampone 2584 m e la Cima del Tiglio 2546 m e mette in comunicazione i bacini delle testate della Val Sermenza e dell’Egua. La costiera spartiacque che collega le due citate cime, fa da linea di confine del Parco Naturale Alta Valsesia che verrà attraversato sul versante di Carcoforo.
Con il segnavia 112 il sentiero scende nella conca del torrente Trasinera, dove è possibile vedere gruppi di camosci e di altri selvatici, supera qualche nevaio e giunge all’Alpe del Termo 2081 m; 0.35 ore. Da questo alpeggio abbandonato si ammira tutta la conca di Carcoforo e il lontano Colle d’Egua che si attraverserà nella tappa successiva. Su un pietrone che si trova vicino alla baita sono incise alcune coppelle (graffiti).
Il sentiero scende per poco nel pascolo, entra in disseminati cespugli di ontani selvatici ed esce dal Parco in prossimità dell’abbandonata Alpe Trasinera Bella 1935 m; 0.25 ore.
Lasciato questo alpeggio ricco di acque il sentiero entra nel bosco di larici e rimanendo sempre alla sinistra del torrente, passa dall’Alpe Selva Bruna 1464 m; 1.20 ore.
Quasi subito il percorso si accosta al Trasinera, lo attraversa per svilupparsi su terreno prativo e mirtilli, e poi ripassa il torrente su un ponte di tubi di cemento. Qui la via si fa carrareccia, lascia a sinistra l’itinerario 113 e le case delle Coste, a destra il villaggio di Selva Bruna e gli impianti sportivi, di fronte ai quali vi sono le case della Frazione di Carcoforo Comune di Alto Sermenza ed al Posto Tappa Rifugio Escursionistico Alpenrose 1304 m: 0.20 ore .
Val Sermenza
Due sono le testate che questa valle presenta e ciò per la sua forma a Y. Entrambi i paesi di fondovalle sono toccati dal percorso della GTA: Rima ubicata nella valle principale e Carcoforo nella laterale Valle d’Egua. Valle tipicamente alpina che alterna diversi aspetti di paesaggio; ai monti prativi fanno contrasto le fiancate coperte dai fitti boschi e le nude pareti rocciose. Nessun ghiacciaio esiste nella valle, si riscontrano solo piccoli nevai in prossimità dei valichi delle due testate di Rima e di Carcoforo. La testata dei due valloni è compresa nel Parco naturale regionale Alta Valsesia, ed è assai ricca di fauna selvatica
Anche in questa valle si nota la presenza della popolazione walser: nella conca di Rima le case, pur essendo diverse da quelle di Alagna, denotano lo stile architettonico tedesco; il dialetto, i toponimi delle località e le usanze sono walser Pure Carcoforo pare essere stato anticamente abitato da questa popolazione, ma non si hanno conferme.
I due paesi hanno diverse caratteristiche: chiuso, severo e raccolto Rima, aperto e civettuolo Carcoforo. Da visitare a Rima il museo Dellavedova e a Carcoforo l’arco recentemente restaurato.