Chialvetta – Chiappera

Chialvetta 1494 m – Pratorotondo 1629 m – Colle Ciarbonet 2206 m – Sorgenti della Maira 1645m – Saretto 1530m – Chiappera 1661 m

Dal vallone laterale di Unerzio si passa a quello del Maurin sulla testata della Val Maira, attraverso un percorso abbastanza vario e interessante, in ambiente di pascoli (con vari gruppi di grange) e di boschi (bei lariceti), e poi sul fondovalle aperto che dalle sorgenti della Maira porta a Chiappera.

Da Chialvetta ci si inoltra per la vecchia mulattiera che conduce a Pratorotondo (essa inizia in salita a sinistra della chiesa), costeggiando il torrente tra prati, larici e ontani. Qui un cartello indicatore segnala a destra (ponte) la mulattiera che sale a Grange 1784 m, percorrendo anche un breve tratto della strada sovrastante Pratorotondo e lasciandola a destra all’altezza d’una baita: dopo questa, si sale a tornanti tra boschetti di latifoglie, sino al paese arroccato su un dosso ai limiti della vegetazione arborea. Si prosegue sulla sinistra senza entrare nella borgata, per una strada delle mandrie che porta alla rotabile ex-militare con alcuni tornanti abbastanza ripidi, in vista delle grange Mozzegliera situate su uno sperone roccioso. (Chi procede in senso inverso dovrà fare attenzione a imboccare a sinistra la via giusta). Si guadagna quota sulla strada, che si inerpica con grandi curve su dossi pascolivi, passando accanto a molte grange, tra cui quelle del Vallone 1966 m, Rosano 2044 m e infine Colletto 2184 poste proprio sotto il colle. Si perviene cosi al Colle Ciarbonet 2206 m, depressione tra il Monte Freid e il Monte Midia, con vista molto bella sia verso nord ovest (conca di Chiappera sovrastata dall’elegante Rocca Provenzale e Torre Castello, e sullo sfondo lo Chambeyron) e sia verso sud est con il Passo della Gardetta, il Monte Cassorso e l’Oserot; 2.00 ore.

Dal colle si scende sul versante opposto seguendo la mulattiera (S12) che con lento declivio si inoltra tra bosco di larici e perviene ad un’area piana a pascolo con un piccolo laghetto sulla destra (2141 m). La vegetazione si infittisce, fatto che rende un po’ labile la traccia di sentiero che ora si segue per pascoli (segnavia a vista su massi). Si entra in un lariceto piegando verso destra (ovest) e attraversando prati (segnavia su paletti), e finalmente con traccia più evidente si costeggia un piccolo rio e si scende a piccoli tornanti in un bel bosco di larici e abeti, in ambiente molto fresco, ombroso e con numerosi rivoletti (Fonte Fredda). Si attraversa poi una vasta radura pietrosa, facendo attenzione a non seguire il sentiero dove esso devia sulla sinistra per salire ai laghi Visaisa: si prosegue invece in falsopiano tra massi tenendosi sotto la cresta rocciosa che si erge a sinistra si entra in un lariceto molto suggestivo e si continua in mezzo a massi salendo per un certo tratto non decisamente ma in modo costante. Sempre nel bosco (salvo brevi radure), in zona molto pittoresca e con buon sentiero, si perviene ad una sella, dalla quale inizia una ripida discesa a tornanti che porta a una curva a gomito d’una carrareccia che in discesa conduce alle vicine sorgenti del Maira 1645 m; 1.45 ore.

Si attraversa (ponte) il torrente Maira, e invece di seguire la strada per Saretto si imbocca una traccia su una ripida rampa a sinistra che conduce a una prominenza del terreno, da dove il sentiero GTA scende parallelo alla strada, sino a sfociare su un’altra rotabile dove si trovano i contrassegni del sentiero (S16): li si segue a sinistra per carrareccia ampia tra enormi massi. Prima dei tornanti il sentiero volge a destra, scendendo a mezza costa, attraversando una pietraia e poi proseguendo in piano sino a raggiungere un tornante della statale, a breve distanza da lla Frazione Chiappera 1661 m. Attraversato il caratteristico paese, dopo poche centinaia di metri si perviene al Posto Tappa Rifugio Campo Base 1.30 ore