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Località Molino Massello – Usseaux

Tipologia percorso

Centro

Dislivello in salita

1.500 m

Dislivello in discesa

1.360 m

Tempo complessivo

7.40 ore

In senso inverso

7.20 ore

Frazione Molino, Massello 1131 m – Roberso 1188 m – Balsiglia 1370 m Bergers Lanson 2000 – Moremout 1544 m-Colle dell’Albergian 2713 – Laux 1359m – Usseaux 1446 m

La tappa conduce in Val Chisone, un po’ lunga e con un notevole dislivello, ma la fatica è ampiamente ripagata dalla varietà e bellezza dei luoghi attraversati, in particolare la zona della cascata del Pis e i pascoli sovrastanti. Consigliamo la visita del paese di Usseaux, considerato uno dei borghi più belli del Piemonte (nella piazza del municipio è presente una fontana del 1617 con stemmi scolpiti e gigli francesi)

Dal Posto Tappa continuare sulla strada superare la Frazione Roberso 1188 m  sede del Comune, e  la Frazione Balsiglia 1370 m, prendere la mulattiera (segnavia 216) 0.20 ore che passa tra le case di quella parte di Balsiglia posta sulla sinistra orografica del Germanasca, e sale tenendosi alta sul torrente, permettendo di osservare il ripido costone tra La Ciatel e il Bric d’Autin,. In breve si giunge al Clot del Mian 1491 m, piccola mianda abbandonata posta sotto una balza rocciosa con faggi ultracentenari. La mulattiera prosegue quasi pianeggiante fino a costeggiare il torrente. tra radi larici e prati ora adibiti a pascolo, toccando le baite in rovina del Ciampas 1616 m e dell’Ortiare 1628 m (sull’altra sponda del Germanasca si scorge la bella baita di Plans, su un costone non toccato da valanghe): si è ormai nel vasto pianoro pascolivo di Crala Balmo, racchiuso da una bastionara rocciosa, alta circa 220 m, da cui precipita la bella cascata del Pis, la maggiore di tutta la valle.

Su un masso difficilmente individuabile del pianoro vi è un’importante incisione rupestre preistorica di tipo asub-naturalistico che rappresenta due cervidi (probabilmente alci), un capride, un’altra figura zoomorfa e una figura geometrica.

Attraversato il rio che scende dal vallone della Vergia la mulattiera, costruita con perizia sul pendio roccioso, risale con una lunga serie di brevi tornanti accanto alla cascata. Si può cosi ammirare in tutto il suo splendore la cascata stessa sull’altro versante della valle, la maestosa parete nord del Pelvo, sperone roccioso che si stacca dal Bric Ghinivert su cui amano stare camosci. Raggiunta la balza rocciosa, la mulattiera volge a destra e si porta sulla stretta sella erbosa su cui é adagiata la bergeria del Lauson, 2000 m, 1.50 ore (sorgente poco sotto l’alpeggio) senza toccare la bergeria, volge a sinistra (ovest) e, costeggiando quasi in piano le pendici meridionali della Fea Nera che porta ad un valloncello ricco di acqua sorgiva che si supera con alcuni tornanti fino a uscire al På då Senas 2210 m circa, posto di fronte alla Bergeria di Valouncro. La mulattiera ora più agevole rimonta vastissimi pascoli del vallone del Pis. A quota 2247, si lascia a sinistra la mulattiera EPT 217 che scende al Germanasca (poi risalirà al Colle del Beth); a quota 2336 si incontra un nuovo bivio dove si abbandona la mulattiera LPT 216 che continua per il Colle del Pis, per imboccare quella di destra (EPT 218) che sale verso nord ovest e poi con ripidi tornanti guadagna il mammellone del Moremout 2544 m riconoscibile anche da lontano per i ruderi dei baraccamenti militari, 1.45 ore.. Passando presso la grande scuderia (sorgente), si risale il facile pendio attraverso pascoli e detriti fino a pervenire al Colle dell’Albergian 2713 m; 0.30 ore, che si apre sullo spartiacque Chisone-Germanasca, tra il Monte Gran Miuls a sinistra e la Fea Nera a destra.

Dal colle si scende nel vallone dell’Albergian seguendo il buon sentiero (EPT 313) che si snoda tra detriti e cassere, con frequenti cespi di rododendro, fine al bivio (2378 m) in vista del ricovero dell’Albergian. Si imbocca a sinistra la mulattiera (EPT 314) che compie un lungo diagonale sotto la parete est dell’Albergian da qui si ha una panoramica sulla caratteristica conformazione del vallone che nei pressi della bergeria dell’Albergian si biforca in due rami: quello di destra confluisce

nel vallone di Cristove e scende a Fenestrelle, mentre quello di sinistra ci conduce a Laux.

<Su questi monti è avvenuta una grave persecuzione contro i Valdesi, secondo quanto narra le storico Gerolamo Miolo nell’Historia breve e vera de gl’affari de i Valdesi delle Valli intorno al 1587: Fra gl’altri in una persecuzione fatta contro i Valderi di Pella circa 200 anni (quindi alla fine del Trecento, n.d.r.) furono trovate ottanta cune con i piccoli figliuolini dentro fuggitivi sopra il Colle de Albergean Montagna altissima et ciò nel cuore de l’inverno cio è alle feste di Natale>

Nel vallone del Laux vi fu, nel 1526, una riunione di 140 barba della Chiesa Valdese durante la quale si decise di inviare una delegazione in Svizzera per approfondire la conoscenza della Riforma Protestante: l’adesione dei Valdesi alla Riforma fu stabilita 6 anni dopo nel Sinodo di Chanforans.

La mulattiera si fa decisamente migliore ed inizia una serie di tornanti, in mezzo ai larici, che portano alla Bergeria del Laux 1719 m formata da due gruppi di margherie, 2.00 ore. Attraversata la radura su cui poggia la bergeria si effettua ancora: una ripida discesa tra pascoli molto

ombreggiati da larici o tra lariceti più fitti, e si sbuca negli ampi prati del pianoro del Laux, uno dei più vasti della Val Chisone e certamente il più suggestivo.

La felice conformazione del suolo rende qui possibile una agevole agricoltura montana, che si basa sulla praticoltura ma anche su altre coltivazioni sia tradizionali (segale, grano, patate, ortaggi e persino grano saraceno), sia di nuovo impianto come il genepy, la lavanda, la genziana, il lampone. Il paese (1381 m), posto su un bel poggio, ha mantenuto le architetture rustiche, caratteristiche (che si possono ammirare percorrendo almeno la via principale), insieme a vecchie fontane e a un antico forno.

Da Laux 1359 m si scende lungo la carrozzabile asfaltata che attraversa il Chisone e perviene al bivio sulla SS 23 del Sestriere. Si segue la statale verso valle per poche decine di metri, poi si imbocca sulla sinistra la carrozzabile che sale ad Usseaux 1446 m; 1.15 ore, posto tappa Albergo Diffuso La Placette;  grosso villaggio posto come la vicina Balboutet in bella posizione al sole e dominante la valle, tra ampi campi ancora coltivati; molte case sono state riattate, senza per questo compromettere il caratteristico aspetto dei due paesi.