S. Anna di Vinadio – Strepeis
Sud
350 m
1.380 m
3.40 ore
4.50 ore
S. Anna di Vinadio 2010 m – Passo di Bravaria 2311 m – Strepeis
Tappa facile, su terreno stabile tolto l’ultimo tratto prima del Passo di Bravaria, interessante sotto l’aspetto paesaggistico e naturalistico. Sia i prati scoscesi del versante di S. Anna che quelli del Vallone Insciauda offrono notevoli motivi di interesse sia botanico che faunistico.
Il tratto da S. Anna al Passo di Bravaria non presenta difficoltà: il sentiero è ben segnato, la quota non elevata, il dislivello contenuto. Tappa quindi non impegnativa
Dal Santuario di San Anna il sentiero segnavia P17 va verso nord attraversando a mezza costa i fianchi orientali della Cima Tesina 2460 me della Testa Mouton 2521 m, il primo tratto, appena aldilà dell’abitato, scende leggermente per permettere l’attraversamento di un torrentello, si prosegue poi con pendenze irregolari, fra radi larici e rigogliosa vegetazione fino a pervenire, dopo una ripida salita, ad un laghetto pittorescocon sponde fittamente erboseche ad ogni passo rumoreggiano di tonfi, prodotti da una grande quantità di rane che vi abitano e che dall’erba delle sponde si tuffano nel lago per nascondersi tra le pietre e la sabbia melmosa della riva. Dopo questo laghetto ed il Gias del Lausarot si supera salendo per ripidi tornanti un bastione roccioso, cui segue un’altra breve discesa, quindi la natura del terreno si va trasformando lentamente in detritica, che si accentua man mano che sulle ultime ripide giravolte ci si avvicina al Passo di Bravaria 2311 m; 1.40 ore. Da questo colle si ha un ottimo colpo d’occhio su tutto il Vallone d’Orgials e verso il Colle della Lombarda, nonchè sulla splendida cresta percorsa il giorno precedente; di fronte verso est si vede la Punta Maladecia 2745 m, di spalle il profondo vallone Insciauda che sfocia a Bagni di Vinadio e che ci si accinge ora a discendere, sullo sfondo il Monte Vaccia 2472 m. La discesa avviene seguendo integralmente il segnavia P 16, dapprima su vaste e ricche praterie, la cui vegetazione si fa più rigogliosa man mano che si perde quota, per cui numerose sono le mandrie al pascolo. Il sentiero passa non lontano dalla Capanna, scende quindi toccando la freschissima fontana d’Insciauda, tuffandosi poco dopo, sulla sinistra orografica, in una fitta pineta che più in basso fa poi spazio anche alle latifoglie, in prevalenza faggio. Ci si avvicina ormai allo sbocco del Vallone, il torrente si fa più impetuoso, qua e là tra il bosco alcune piccole radure nascondono dei veri e propri giardini naturali; brevi squarci nella vegetazione permettono di osservare l’abitato di Bagni di Vinadio. Un’ultima breve discesa ormai su strada sterrata conduce sul fondovalle proprio sul greto del torrente Corborant. A questo punto non si attraversa il torrente più a valle, ma si risale la destra orografica per circa 700 metri di lunghezza sino di fronte all’abitato di Strepeis (Strepesi), dove un ponte consente di attraversare il corso d’acqua e raggiungere il confortevole Posto Tappa Albergo Strepeis 1281 m; 2.00 ore.