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Frazione Talosio, Ribordone – Ronco Canavese

Tipologia percorso

Centro

Dislivello in salita

1.000 m

Dislivello in discesa

1.250 m

Tempo complessivo

6.15 ore

In senso inverso

6.30 ore

Talosio 1225 m – Alpe Roc 1812 m – Colle del Crest 2040 m Cima Rosta 2173 m – Bocchetta di Rosta (Pian delle Masche) 1957 m – Ronco 948 m

Tappa che offre splendidipanorami e corre in gran  parte per piacevoli pascoli. Il tratto più faticoso è quello finale, su strada, da Masonaie a Ronco.

Da Talosio si segue per circa 500 metri la carrozzabile che va al Santuario: nei pressi del primo tornante la si abbandona e si imbocca sulla destra la mulattiera che porta anch’essa al Santuario. Essa scende in lieve discesa al torrente Ribordone, lo supera su un vecchio ponte per risalire sul versante opposto, passa nei pressi di alcune baite abbandonate, attraversa un torrentello e giunge nei pressi del Santuario di Prascondů 1321 m, situato in una località abbastanza nascosta, come dice il nome; 0.25 ore. (E questo uno dei santuari più noti e frequentati del Canavese costruito nel 1620 fu distrutto da una valanga e ricostruito in luogo più sicuro nel Settecento Dedicato alla Madonna di Loreto, l’edificio comprende anche locali per il ricovero dei pellegrini, disposti a forma quadrangolare attorno ad un ampio piazzale. La chiesa conserva una pregevole coma secentesca in legna Se si desidera raggiungere il Santuario, si attraversa il ponte e ci si dirige sul vicino piazzale della chiesa.)

Il percorso della GTA non attraversa il ponte, ma segue la mulattiera che passa poco a valle della primitiva cappella (segnavia) e risale il vallone lasciando il Santuario sulla sinistra. Verso nord-ovest emerge la cuspide triangolare del Monte Colombo 2848 m. Poco più in alto la mulattiera è stata asportata in più punti da una recente piena, e si è costretti ad attraversare più volte il torrente, passando ora sull’una e ora sull’altra sponda; infine si devia decisamente a sinistra a mezza costa per pascoli, si passa dietro le baite dell’Alpe Balmot e si raggiunge nei pressi dell’Alpe Barlan 1474 m, la dorsale che culmina in alto con un caratteristico castello roccioso 1795 m, situato nel mezzo del vallone del Roc che da esso appunto prende nome. Si sale per pascoli (sentiero EPT 565), poi su un primo saliente della dorsale ricoperto di betulle, e quindi si aggira sulla sinistra il predetto castello roccioso pervenendo all’Alpe Roc 1812 m (Rocco sull’IGM); 1.30 ore.

(Da questo punto si diparte sulla destra segnalata con vernice arancione, una scorciatoia che in 0.30 heures raggiunge direttamente la Bocchetta di Rosta o Pian delle Masche Può essere utile conoscerne l’esistenza, ma si consiglia di seguire l’itinerario principale della GTA, più lungo ma più sicuro e ben più panoramico. Per effettuare questa scorciatoia si passa nella corte dell’Alpe Roc tra la stalla e il casotto del formaggio e si segue il sentierino che sale con pendenza quasi sempre moderata, tagliando a mezza costa pendi erbosi talora molto inclinati, qua e là con vegetazione di ontano. È opportuno (la raccomandazione vale ancor più per chi proviene da Ronco e quindi procede in discesa) usare attenzione a non scivolare sull’erba se questa è umida.

Dall’Alpe Roc il percorso principale prosegue in salita nella stessa direzione seguita fino ad ora; per pascoli si inerpica sul lato sinistro orografico del vallone, ne attraversa il fondo a quota 1907 m, risale ancora a tornanti sul versante opposto e perviene al Colle Crest 2040 m. Anziché scendere sul versante opposto (il vecchio sentiero EPT 601 è per ora impraticabile nella parte inferiore), dal colle si segue verso destra (sud-est) una traccia che sale sulla cresta di sfasciumi all’anticima 2157 e poi alla Cima Rosta 2173 m; 1.00 ora, ampio panorama sulle montagne della Val Soana e sul Monte Rosa, oltre che su quelle che si vedono sino al colle. Dalla cima si scende per pochi metri (sud) fino a un colletto e si imbocca, lasciando sulla sinistra la cresta di sfasciumi, una sorta di valloncello erboso che conduce. direttamente alla Bocchetta di Rosta 1957 m, depressione tra la Cima Rosta e la Cima Loit, non denominata sulle carte IGM e IGC, che mette in comunicazione il vallone di Ribordone con la Val Soana.

Per chi proviene in senso inverso, da questo punto parte la scorciatoia per l’Alpe Roc descritta in precedenza.

Dalla Bocchetta con pochi passi di discesa si entra nel piccolo ma suggestivo ripiano noto con il nome di Pian delle Masche.

(Il Pian delle Masche è località molto famosa legata a tradizioni e leggende che la indicano come luogo di convegno delle streghe (masche) e quindi sede di avvenimenti straordinari tramandati dalle leggende popolari. In passato i montanari si davano qui convegno il 27 agosto per far festa. Una leggenda citata da Pietro Wayra nel volume del 1874 Le streghe del Canavese narra: Alcuni cacciatori, saliti un di per tempissimo a quel piano, vi si imbatterono in sette camosci di straordinaria bellezza; l’un dopo l’altro portano all’occhio i loro fucili, ma essi ricusano ripetu tamente di far fuoco sui camosci, che impassibili non si curavano neppure di muoversi. Che mai potevano essere quei camosci se non tanti stregoni)

Dal Pian delle Masche, straordinariamente fiorito all’inizio estate, toccatone il margine a levante si passa entro l’intaglio di una vecchia cava di lose e si scende nell’ampio vallone di Guaria: il sentiero, zigzagando per pascoli aperti, tocca prima l’Alpe Le Goie 1864 m, poi l’Alpe Ciavanis 1727 m, entrambe ben visibili dall’alto. Poco sotto l’Alpe Ciavanis il sentiero risale brevemente a mezza costa (quota 1650, dove compaiono i primi larici e betulle) e poi riprende a scendere su terreno sempre più arborato, sul versante sinistro del vallone. Si perviene cosi sul fondovalle e dopo breve percorso lungo il rio si volge a sinistra per prati sino alle case di Masonaie 1201 m; 2 ore. Da Masonaie a Ronco la GTA non può che percorrere la nuova strada asfaltata che, dapprima stretta lungo i prati arborati delle borgate Costa e Li Beu, e poi più larga dalla borgata Grangia in poi, scende nel bosco tagliata su ripida scarpata rocciosa da cui ogni tanto la vista domina sul fondovalle. Dopo circa 3 km si tocca la frazione Bosco 900 m, poco oltre la quale, alla confluenza del vallone di Forzo con la valle principale, ci si immette sulla provinciale che si risale ancora per 1 km sino a Ronco: 1.20 ore entrare in Ronco sulla strada principale poco prima del parcheggio a destra prendere la strada a sinistra e si arriva ai Posti Tappa Albergo Locanda della Luna e Ostello Lo Bec.

Ronco Canavese è il centro principale della Val Soana, ed è località di villeggiatura frequentata soprattutto da numerosi emigrati, in prevalenza in Francia, che vi ritornano per le ferie. È interessante l’antica parrocchiale di San Giusto, nel centro del paese. Una trentina sono le borgate del comune, parecchie disabitate, sparse sia sul fondovalle e sia nei valloni laterali di Guaria, Forzo, Servino e Canaussa quasi tutte quelle del primo vallone sono nel tratto finale di questa tappa, molte altre si attraversano nella tappa successiva da Ronco a Campiglia Soana