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Usseaux – Località Montagne Seu, Salbertrand

Tipologia percorso

Centro

Dislivello in salita

1.120 m

Dislivello in discesa

795 m

Tempo complessivo

5.30 ore

In senso inverso

8.20 ore

Usseaux 1446 m – Balboutet 1557 m – Cerogne 1740 m – Colle dell’Assietta 2472 m – Testa dell’Assietta 2566 m – Montagne Seu 1771 m 

La tappa medio lunga dovuta ad alcuni tratti pianeggianti e alla discesa verso alla Montagne Seu: il passaggio dalla Val Chisone alla Val Susa quindi non è troppo faticoso, e presenta aspetti di notevole interesse naturalistico (il Gran Bosco dove si possono incontrare molti cervi, i pascoli dell’Assietta) e storico (le fortificazioni dell’Assietta,).

Il percorso segue la strada che contorna in basso e ad ovest Usseaux e senza entrare nell’abitato imbocca a sinistra la strada per Balboutet; che si dirige a ovest, quasi in piano, verso Balboutet. Dopo circa 1 km si abbandona la strada per svoltare a destra sulla vecchia mulattiera che conduce in breve (pilone votivo) a Balboutet 1557 m; presso il piazzale della carrozzabile (fontana) si sale ancora tra le case e si imbocca la mulattiera che va ad attraversare la strada per il Piano dell’Alpe. Sopra la strada la mulattiera (EPT 332) si dirige a ovest tra coltivi e prati terrazzati, verso una evidente sella rocciosa (1674 m).

Qui si imbocca la pista in terra battuta che, con comodo percorso pianeggiante e altamente panoramico sul Lago di Pourrieres, sulla piana di Pragelato e su tutta l’alta Val Chisone, attraversa i ripidi pascoli del vallone delle Vallette e si perviene tra larici e alcuni pini a Cerogne 1740 m; 1.45 ore, caratteristica borgata ora utilizzata solo come alpeggio. Attraversato un ponte, senza toccare la bergeria, ci si immette sulla mulattiera EPT 331 (proveniente da Pourrieres).

Per chi effettua il percorso in senso inverso: attenzione, prima delle grange, ad abbandonare il sentiero EPT 331, scendendo invece a sinistra ad attraversare il ponte.

Dopo un breve tratto sulla destra orografica del torrente lo si riattraversa su un ponte e si risale tra radi larici e terreni pascolivi, sempre lungo il rio; passata una strettoia dominata dalle boscose pendici della Rocca del Colle (a sinistra), si perviene ad un ampio, ameno pianoro, dominato dai pendii inferiori del Gran Serin, su cui è stata costruita con ardito lavoro una strada militare. La mulattiera poggia a destra tra i larici e si innalza progressivamente. Dietro alla costiera della Rocca del Colle appare il Monte Albergian mentre guardando verso la bassa Val Chisone si individua il costone con il forte che scende a Fenestrelle.

Dominando il pianoro la mulattiera taglia i ripidi pendii che lo racchiudono, attraversa il torrente e conduce alla diruta Bergeria dell’Assietta 2150 m, posta su una stretta sella erbosa, 1.10 ore. Si passa un’altra strettoia, si riattraversa il torrente e si è in breve agli amplissimi pascoli dell’Assietta, utilizzati dalle mandrie che trovano ricovero nelle nuove bergerie dell’Alpe dell’Assietta. Di qui si imbocca il vallone verso nord che conduce per dolci pendii erbosi al Colle dell’Assietta 2472 m; 1.10 ore. Si percorre verso sinistra la strada militare, tagliandone i tornanti, in direzione della Testa dell’Assietta, che la strada fiancheggia a sud: si può salire co modamente alla cima (2566 m) su cui sorge un monumento in ricordo del caduti della famosa battaglia.

Il 19 luglio 1747 si volse intorno alla Testa dell’Assietta una violentissima battaglia fra truppe piemontesi, austriache e milizie valdesi (circa 8000 uomini) che respinsero una soverchiante armata francese (circa 20.000 uomini) che tentava l’aggiramento dei forti di Fenestrelle ed Exilles. Nei ripetuti rabbiosi assalti per conquistare la Testa dell’Assietta i francesi in poche ore lasciarono sul campo 5300 caduti tra morti e feriti mentre piemontesi ed austriaci persero solo 220 uomini

Ad eccezione della strada militare i luoghi sono rimasti immutati dai tempi della battaglia sono ancora ben visibili le opere di difesa del campo trincerato piemontese lunghi muri a secco che formano linee a zigzag per la tipica struttura a freccia delle fortificazioni dell’epoca.

Dalla Testa dell’Assietta si prosegue ancora per circa 2 km lungo la strada militare molto panoramica che corre all’incirca sul crinale affacciandosi un po’ sul versante valsusino e un po’ su quello chisonese: lasciati sulla sinistra il piccolo Lago dell’Assietta e poi sulla destra il cocuzzolo della Testa di Mottas, in corrispondenza di una curva (che a quota 2490 circa riporta sul versante della Valsusa) si abbandona la rotabile; 1.00 ora dal Colle dell’Assietta.

Si scende nella Valle di Susa su sentiero tra radi pascoli, inizialmente perdendo quota entro avvallamenti successivi e poi obliquando verso sinistra su terreno meno ripido e che va popolandosi delle prime conifere, mentre il sentiero diventa mulattiera. Si abbandona questa (deviando a destra: segnavia) e si prosegue la discesa. Tra pascoli e bosco rado il sentiero conduce all’ampia distesa prativa dove sorgono le pittoresche grange della Montagne Seu 1771 m; 1.25 ore. arrivo al Rifugio Alpino Daniele Arlaud