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Limonetto – Palanfrè

Tipologia percorso

Sud

Dislivello in salita

1.000 m

Dislivello in discesa

900 m

Tempo complessivo

5.15 ore

In senso inverso

5 ore

Limonetto 1294 m – Passo di Ciotto Mieu 2274 m – Palanfrè 1379 m

Si inizia l’attraversamento delle Alpi Marittime lasciando Il ramo principale della Val Vermegnana e scendendo nel Vallone degli Alberghi: qui si hanno già chiare avvisaglie della selvaggia bellezza che caratterizza il gruppo dell’Argentera e le montagne intorno. L’alto Vallone degli Alberghi, insieme alla faggeta di Palanfrè che si bordeggia nell’ultimo tratto della tappa, è Riserva naturale.

Dal piazzale della chiesa di Limonetto si segue una carrareccia che va verso sud, e dopo meno di un quarto d’ora si imbocca a destra la diramazione siglata L12 che costeggia il torrente, tocca i Ciabot di Pedů 1679 e si addentra nel vallone che verso ovest conduce al Ciotto Mieu. Dopo aver superato il Pian Madoro 1785 me un gias cento metri più su, si risale una valletta sulla sua sinistra orografica e si giunge in breve a un piccolo pianoro sui 2000 m. Da qui, tenendo in prevalenza il fondo del vallonetto, si segue il sentiero, più evidente nei tratti più ripidi, che portano a una conchetta alla base dell’evidente intaglio del colle. Per raggiungere il colle si volge a destra sul ripido pendio erboso verso un roccione che si lascia poi sulla sinistra per salire ancora un po’ e obliquare infine al Passo di Ciotto Mieu 2274 m; 3.00 ore. La vista spazia dai monti del Marguareis a quelli dell’Argentera; sul versante della Val Grande appaiono il lago degli Alberghi e verso sud i severi pilastri rocciosi del M. Frisson e del M. Chiamossero. Si scende per roccette facili (facendo attenzione a non scivolare sulle scaglie detritiche che talvolta le ricoprono, e a non smuovere sassi se si è in gruppo) e poi su detriti, verso il lago degli Alberghi 2038 m, infossato tra blocchi rocciosi. Si imbocca qui la mulattiera di fondovalle che scende dapprima leggermente e poi più decisa, a tornanti, mentre va aumentando la vegetazione arborea. Intorno al 1600 m si entra in una stretta gola che si discende a tornanti, per uscirne circa 150 m più in basso. Si prosegue quasi in piano sul versante sinistro, sempre più alti sul fondovalle, e si bordeggia infine la faggeta di Palanfrè, sulla sinistra: è una ristretta area boschiva ad alta densità di piante e con esemplari anche oltre i 300 anni di età, relitto di un ricoprimento forestale originario che doveva avere grande ampiezza. Si è ormai alle porte di Palanfrè 1379 m; 2.15 ore. Posto Tappa Rifugio Escursionistico L’Arbergh

 

 

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