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Strepeis – Rifugio Migliorero

Tipologia percorso

Anello

Anelli

Anello delle Valli Stura Maira

Dislivello in salita

1.200 m

Dislivello in discesa

400 m

Tempo complessivo

5 ore

In senso inverso

4 ore

Strepeis 1281 m – S. Bernolfo 1702 m – Passo di Laroussa 2471 m – Rifugio Migliorero 2100 m

Tappa di media lunghezza e di notevole interesse soprattutto per la presenza dell’abitato di S. Bernolfo, dalle caratteristiche costruzioni in legno col tetto di paglia di segale. Purtroppo si tratta di un importante patrimonio culturale che sta scomparendo. Un po’noioso il tratto da Strepeis e San Bernolfo, su strada carrozzabile in parte asfaltata ed in parte in terra battuta.

Da Strepeis 1281 m, lasciato sulla sinistra l’ampio complesso delle caserme si percorre la strada carrozzabile, asfaltata nel primo tratto, che costeggia il torrente Corborant. L’ambiente è aspro e non particolarmente interessante, eccezion fatta per alcune discariche che ci ricordano lo sfruttamento fino in epoca recente delle miniere di piombo ed argento esistenti nella zona.

Dopo circa un chilometro si lascia sulla sinistra prima il bivio per Grange Marina, gruppo di abitazioni posto all’inizio del vallone di Tesina, poi l’abitato di Callieri 1445 m. Entrambi i villaggi sono diventati degli alpeggi estivi.

La carrozzabile procede ora fra piccoli appezzamenti di terreno ormai solo parzialmente coltivati e si innalza dolcemente nel vallone di Corborant fino a raggiungere il villaggio di S. Bernolfo 1702 m, posto al centro di vaste praterie: 1.30 ore.

Anche questo paese dalla caratteristica tipologia costruttiva, con pareti di tronchi squadrati e tetti di paglia, è ormai abitato solo nei mesi estivi: attualmente esiste soltanto più un unico tetto di paglia!

Risalito tutto il villaggio, si passa davanti alla chiesetta di S. Lorenzo (fontana) e poco più avanti si imbocca il sentiero (P24) che prima si innalza in mezzo ai prati, poi poggia a sinistra ad attraversare il rio che scende dalle ripide pendici del Monte Laroussa. Ora il sentiero, passa tra gli ontani, risale la sponda destra orografica del valloncello con numerosi brevi tornanti.

A circa metà salita il sentiero perviene ad un ripiano erboso 2085 m, a monte del quale si trova una piccola sorgente (ultima prima del colle), poi attraversa il rio (lingua di neve fino a tarda estate) e risale il versante opposto tra magri pascoli pietrosi, ma con percorso meno ripido e faticoso. Si raggiunge cosi il Passo di Laroussa 2471 m, posto tra le rocciose propaggini del monte omonimo e del Monte Saletta: 2.30 ore.

Dal colle si scende nel Vallone superiore dell’Alpette seguendo il sentiero (P 24) che a tratti è malagevole a causa della presenza di grandi sfasciumi alternati a chiazze di neve che permangono fino a tarda estate. Un’ultima breve discesa tra le pietraie e le ultime propaggini del costone roccioso di sinistra e si perviene al Lago inferiore dell’Ischiator 2064 m. Passando tra i due specchi d’acqua si risale il mammellone roccioso, posto al centro del vallone, e si perviene al rifugio Migliorero 2100 m 1.00 ora.

Con partenza dal rifugio, è consigliata una breve gita (1 ora circa) ai laghetti glaciali dell’Ischiator di mezzo 2410 m.

 

 

 

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