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Un breve anello da Sambuco

Tipologia percorso

Anello

Anelli

Anello delle Valli Stura Maira

Dislivello in salita

400 m

Dislivello in discesa

400 m

Tempo complessivo

2.40 ore

In senso inverso

2.40 ore

Sambuco 1184 m – Moriglione S. Lorenzo 1414 m – Pietraporzio 1200 m – Sambuco.

Proponiamo un breve percorso ad anello che si può effettuare il giorno di arrivo a Sambuco, eventualmente anche nel pomeriggio; un’altra bella passeggiata si può fare salendo a Chiardoletta (S. Anna) 1.432 m, in circa un’ora.

Si percorre verso ovest l’abitato di Sambuco e, poco prima del termine del paese, si imbocca la mulattiera (via Moriglione) che passa a monte delle ultime case e si dirige verso nord-ovest in salita tra i prati. Attraverso un modesto rio la mulattiera selciata prosegue a mezza costa con pendenza più moderata, offrendo piacevoli scorci sull’abitato di Sambuco e sulla valle. Si va così ad aggirare un costone dal quale appare l’incassata valletta del Rio Bianco e, al di là di essa, il caratteristico abitato di Moriglione S. Lorenzo (mulino a vento) affacciato sulla valle, al limite tra i pascoli e i ripidi pendii che precipitano verso il Rio Bianco; in basso si nota un canaletto di irrigazione a tratti tagliato nella roccia. La mulattiera va ora in piano, per contornare la valletta: ci si avvicina così al Rio Bianco, che si attraversa su un ponticello, per raggiungere Moriglione di Fondo 1400 m.. Il sentiero prosegue in piano e giunge a Moriglione San Lorenzo 1414 m, situato in più favorevole posizione, ma ormai abitato solo durante l’estate; 1.00 ora. La borgata offre un ampio panorama sulla Valle Stura, e tra i rilievi si notano il monte Matto (sud-est) e il Becco Alto d’Ischiator (sud). Da Moriglione S. Lorenzo, si può raggiungere il bosco di conifere che si estende sulle pendici del Monte Arpet seguendo, in salita, la carrareccia che tocca il paese. Da Moriglione si percorre in discesa la carrozzabile che conduce alla S.S. 21, al di là della quale vi è Pietraporzio 1246 m, grossa borgata situata allo sbocco del vallone del Piz; 0.30 ore. Attraversata la Stura si percorre per breve tratto la carrozzabile che risale il vallone del Piz, tenendosi sulla sinistra orografica del torrente, fino ad un incrocio: 0.10 ore. Volendo si può proseguire lungo la carrareccia che conduce tra i larici, in 0.45 ore, nel grande Piano della Regina 1557 m, che offre stupende fioriture ed è contornato da ripide pendici boscose.

All’incrocio si imbocca la strada militare che va verso est, attraversa il torrente e prosegue alta a mezza costa sulla destra orografica. della valle principale. Si attraversa così uno splendido bosco di abeti bianchi e si giunge in vista di Sambuco. Si lascia la strada alta per imboccare quella che scende ripida verso la Stura e la attraversa; giunti cosi alla S.S. 21 si ha di fronte la strada asfaltata che, passando accanto al cimitero (chiesetta di S. Giuliano, XIII sec.) sale subito a Sambuco; 1.00 ora.

Sambuco è situato un po’ discosto dalla statale e dalla Stura, sui morbidi declivi prativi ai piedi delle dolomitiche pareti del Monte Bersaio, e ha di fronte la fitta abetaia del Monte Vaccia. Oltre a una passeggiata nel capoluogo (fontane, meridiane, alcune case con il tetto di paglia), é consigliabile raggiungere le altre due borgate, situate un po’ più in basso: Clausio 1147 m che conserva il ben visibile campanile di S. Bartolomeo, del XIV sec., e Villetta 1131 m, posta al di là del río della Madonna.

 

 

 

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